unione europea
Data Act e diritto internazionale privato: continuità «unilateralista» e residui di «bilateralismo»
Giulio Monga (dottore di ricerca) Introduzione Lo scorso 11 gennaio 2024 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2023/2854 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2023, riguardante norme armonizzate sull’accesso equo ai dati e sul loro utilizzo e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e la direttiva
LA TUTELA DELLA LIBERTÀ DI NAVIGAZIONE NEL MAR ROSSO E LA LEGITTIMA DIFESA NEL DIRITTO INTERNAZIONALE
Enrico Zamuner (Università di Padova) A partire dalla seconda metà di ottobre dello scorso anno, i gruppi di ribelli Houthi, che controllano larga parte dello Yemen a seguito della guerra civile che si protrae nel paese da circa un decennio, si sono resi responsabili di numerosi attacchi perpetrati con il
Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica del Protocollo Italia-Albania: profili di (in)compatibilità con il diritto dell’Unione europea
Giada Grattarola (Università di Pavia) 1. Introduzione Come ormai noto, il Protocollo tra Italia ed Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, firmato a Roma il 6 novembre 2023, riconosce il diritto dello Stato italiano di utilizzare due aree demaniali, di proprietà dello Stato albanese e site nel
On the incompatibility of the Italy-Albania Protocol with EU asylum law
On the 6th of November 2023, the President of the Council of Ministers, Giorgia Meloni, issued a press release announcing the conclusion of a Protocol to examine asylum applications in Albania.
This analysis will therefore first clarify how it differs from other externalisation practices, and then examine whether offshore processing is allowed under EU asylum law, bearing in mind that the precise details relating to the application of the Protocol have not yet been made public, and will most likely require the passing of an implementing decree.
SPIRITS IN THE MATERIAL WORLD: ARTIFICIAL INTELLIGENCE ACT E RESPONSABILITÀ PER LA DIFFUSIONE ONLINE DI INFORMAZIONI
Gianpaolo Maria Ruotolo, Università di Foggia 1. Ci siamo già occupati, su questo Blog, della responsabilità dei fornitori di servizi di condivisione online di informazioni caricate dagli utenti (Ruotolo). Il quadro giuridico approntato dal Digital Services Act (DSA), che avevamo analizzato allora, merita un ulteriore approfondimento dal momento che rischia
La caotica reazione dell’Unione europea alla crisi in Israele e Palestina
Mauro Gatti, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna In seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, e alla reazione israeliana, l’Unione europea si è espressa con diverse voci e trasmettendo messaggi contraddittori. Tanta è stata la confusione che gli Stati membri hanno ritenuto di dover pubblicare, il
Acquisto e perdita della cittadinanza «nazionale»: una questione sempre più «europea». Brevi riflessioni a margine della sentenza JY c. Wiener Landesregierung
Monica Parodi (Università di Firenze) 1. Con la sentenza pregiudiziale resa nel caso C-118/20, JY, la Corte di giustizia (riunita in Grande Sezione) è tornata a pronunciarsi sull’estensione del campo di applicazione del diritto dell’Unione alle leggi nazionali in materia di cittadinanza, circoscrivendo ulteriormente l’autonomia degli Stati membri nella regolamentazione
La reazione della Polonia alla condotta bielorussa: il rimedio peggio del male?
Aurora Rasi (Sapienza Università di Roma) Più volte, negli ultimi mesi, la presidente della Commissione europea ha dichiarato che l’Unione è vittima di un attacco «ibrido» da parte della Bielorussia: quest’ultima attirerebbe sul proprio territorio, e poi al confine con la Polonia, vale a dire con l’Unione, persone desiderose di
LA CORTE DI GIUSTIZIA DICHIARA L’UNGHERIA INADEMPIENTE PER LA LEGISLAZIONE «STOP SOROS»: MA È DAVVERO L’UNICA RESPONSABILE?
Chiara Scissa (Scuola Superiore Sant’Anna) 1. Il 16 novembre scorso, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Grande Sezione) ha, nuovamente, «condannato» l’Ungheria per violazioni del diritto dell’Unione in materia di migrazione e asilo. Il caso (C‑821/19) muove da un ricorso proposto dalla Commissione europea in esito a una procedura di
L’efficacia del Joint Procurement Agreement dell’UE nell’emergenza COVID 19 e la sua compatibilità con il diritto OMC
A partire dallo scoppio dell’emergenza COVID 19, la Commissione europea ha posto in campo una serie di iniziative di supporto agli Stati per acquisire l’ammontare necessario di farmaci e dispositivi di protezione a prezzi accessibili, non rinunciando al controllo sulla qualità e sulla sicurezza di tali prodotti. In questa prospettiva, la Commissione sta facendo sempre più di frequente ricorso alle procedure di appalto congiunto, in particolare a quelle previste dall’Accordo di aggiudicazione congiunta per le contromisure mediche (Joint Procurement Agreement to procure medical countermeasures/JPA), approvato con Decisione della Commissione del 2014, dalla «riserva RescEU» (F. Casolari, 2020; G. Bartolini, 2020) e dallo «strumento per il sostegno di emergenza» (Regolamento del Consiglio 2016/369; Regolamento del Consiglio 2020/521).