convenzione sul diritto del mare
La richiesta di parere sugli obblighi degli Stati in materia di cambiamento climatico: un nuovo banco di prova per la funzione consultiva del Tribunale internazionale per il diritto del mare
Gabriele Asta (Università Ca’ Foscari di Venezia) 1. Con la lettera inviata lo scorso 12 dicembre al Cancelliere del Tribunale internazionale per il diritto del mare dai due co-presidenti della Commissione dei piccoli Stati insulari in materia di cambiamento climatico e diritto internazionale (COSIS), a seguito di una decisione adottata
Prime osservazioni sull’accordo di delimitazione tra Grecia e Italia del 9 giugno 2020
Irini Papanicolopulu, Università di Milano-Bicocca Il 9 giugno 2020 il Ministro degli esteri dell’Italia, Luigi Di Maio, in visita ufficiale ad Atene, ha firmato un accordo con la Grecia per la delimitazione della zona economica esclusiva tra i due Stati nel mare Ionio. L’accordo, definito storico dai media greci (si veda
Lisistrata a Lampedusa: una riflessione sul caso Sea Watch 3
«Come posso sbagliare se obbedisco al mio stesso comando?», si domanda Creonte, al culmine della sua autoreferenzialità. In ciò l’avversario di Antigone assomiglia un poco al Ministro dell’Interno Salvini, il quale non si capacita del fatto che i suoi decreti in materia di ordine pubblico e sicurezza non siano pacificamente assunti quale metro della legalità. In effetti, la forza degli editti dell’antico sovrano di Tebe non conosceva limiti formali di sorta, né Antigone, obiettore extra ordinem, intendeva trarne dalla legge non scritta cui era devota. Quello di Salvini, tuttavia, non è un potere creonteo. Bisogna ricordarlo? Nel moderno Stato costituzionale, il comando del legislatore, o del Governo, non è la sola fonte del diritto, né la più alta. Perciò, benché il Ministro dell’Interno si atteggi a paladino della legalità, del diritto egli fa un uso spregiudicato: il discutibile ricorso alla decretazione di urgenza, la svalutazione degli obblighi internazionali e degli atti giudiziari che li evocano, l’uso disinvolto di qualificazioni giuridiche impegnative come «atto di guerra», «omicidio», ecc. (cfr. qui, qui, qui e qui). Il suo atteggiamento è quindi antitetico rispetto alla cieca, tragica adesione di Creonte al diritto della polis. Salvini, del resto, somiglia poco a Creonte anche dal punto di vista temperamentale.
TUTELA DELLA SICUREZZA O VIOLAZIONE DEL DIRITTO DEL MARE?
Il giorno 14 giugno 2019 il governo italiano ha adottato il “Decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica”. Il testo solleva vari problemi, già affrontati da post su questo e su altri blog, ma tra di essi è sicuramente di rilievo la questione della liceità delle misure nei confronti di navi che intendano entrare nel mare territoriale italiano, anche alla luce delle vicende di questi giorni, che coinvolgono la nave Sea Watch 3.
Ancora sull’ordinanza del Tribunale internazionale del diritto del mare nel caso dell’incidente dell’“Enrica Lexie”
Roberto Virzo, Università degli Studi del Sannio I principali profili dell’ordinanza del 24 agosto 2015 resa nel caso relativo all’Incidente dell’“Enrica Lexie” (Italia c. India) del 24 agosto 2015 sono stati già commentati in questo blog da Massimo Lando. Propongo qualche ulteriore spunto di riflessione che la pronuncia del Tribunale
Le operazioni di ricerca e salvataggio in mare: chi è competente e chi è responsabile?
Gli sbarchi di migranti sulle coste meridionali del nostro paese sono iniziati e si ripropone con pungente attualità la questione della gestione dell’immigrazione irregolare via mare. Molto è già stato scritto sull’argomento, ma ciò non ha impedito il ripetersi di tragedie. In questa sede vorrei ritornare su alcuni fatti che
I marò alla fine tornano in India
Il 22 marzo 2013, finalmente, alla vigilia della scadenza del permesso loro concesso per esplicare il loro diritto di voto nelle elezioni politiche italiane, i marò sono tornati in India, con la garanzia di risiedere presso l’ambasciata italiana a Nuova Delhi e di non essere sottoposti alla pena di morte