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Some additional thoughts about the burkini: international human rights law and the struggle for gender equality
Alice Ollino, Università degli Studi di Milano-Bicocca In her post on the burkini and the crisis of (international) law, Bérénice Schramm warned us against the limits of mainstream legal narratives that accommodate discrimination against women, and suggested revisiting the foundations of international law in order to attain full equality. The
Prime riflessioni sulle proposte di riforma del sistema europeo comune d’asilo in materia di qualifiche, procedure e accoglienza
Giandonato Caggiano, Università Roma Tre 1. Di recente le politiche di asilo e integrazione sono messe in discussione, a seguito di fatti di cronaca nera o di terrorismo attribuiti a richiedenti-asilo, rifugiati o cittadini europei di seconda generazione. La crisi dei flussi migratori sulla rotta balcanica (2015-16) ha peraltro evidenziato
Mercato, fiscalità, sovranità: il trattamento fiscale di Apple in Irlanda
Giulia Rossolillo, Università di Pavia Con decisione del 30 agosto 2016 (v. Comunicato stampa della Commissione europea) la Commissione europea ha dichiarato contrari alle norme in materia di aiuti di Stato i vantaggi fiscali concessi dall’Irlanda ad Apple dal 2003 al 2013, disponendo il recupero di una somma pari a
Tutela dei dati personali e deroghe in materia di sicurezza nazionale dopo l’entrata in vigore del Privacy Shield
Dopo diversi mesi di negoziato, la Commissione e il governo statunitense hanno infine raggiunto un accordo sul trasferimento verso gli Stati Uniti di dati personali raccolti nel territorio dell’Unione europea. Il negoziato, per la verità avviato già a partire dalle rivelazioni del Datagate, aveva subito una consistente accelerazione dopo l’intervento della Corte di giustizia a seguito della nota sentenza Schrems del 6 ottobre 2015. Con la sentenza, la Corte ha annullato la decisione di adeguatezza – fondata sui Safe Harbour Principles – che legittimava, ex art. 25 della Direttiva 95/46, il trasferimento di dati verso gli USA (sulla sentenza v. il post di M. Nino, La Corte di giustizia dichiara l’invalidità del sistema di Safe Harbour: la sentenza Schrems). Secondo la Corte, infatti, le deroghe alla tutela dei dati personali, contemplate dal sistema Safe Harbour e fondate su esigenze connesse alla sicurezza nazionale, avrebbero consentito alle autorità statunitensi un accesso generalizzato e indiscriminato ai dati dei cittadini europei, tale da costituire un pregiudizio del contenuto essenziale del diritto al rispetto della vita privata di cui all’art. 7 della Carta dei diritti fondamentali (Schrems, par. 94).