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La portata e i limiti delle misure restrittive dell’Unione europea nel conflitto tra Russia e Ucraina
Sara Poli (Università di Pisa) 1. Il conflitto tra Russia e Ucraina porta gli studiosi del diritto dell’Unione europea e del diritto internazionale a riflettere sull’uso delle misure restrittive (comunemente dette sanzioni) come strumento di coercizione economica nei confronti di un Paese terzo che ha compiuto un atto di aggressione.

La CIG ordina alla Russia di sospendere l’operazione militare contro l’Ucraina: tra riconoscimento del proprio ruolo nella tutela dei valori della Carta e rischi di delegittimazione
Lorenzo Acconciamessa* (Università di Palermo; Université Paris 1; membro della redazione) 1. Il 16 marzo 2022 la Corte internazionale di giustizia (“CIG” o “la Corte”) ha accolto (tredici voti a favore due contrari) l’istanza dell’Ucraina volta all’adozione di misure provvisorie sulla base della Convenzione per la prevenzione e la repressione

Considerazioni sulle misure coercitive adottate nei confronti della Federazione Russa e della Bielorussia alla luce del diritto del commercio internazionale
Domenico Pauciulo (Università degli Studi di Napoli Federico II) Il conflitto tra la Federazione Russa e l’Ucraina aumenta giorno dopo giorno di intensità e, con esso, cresce il già pesante bilancio in termini di vittime, di dispersi e di sfollati che cercano rifugio nei Paesi limitrofi. Questo post non si

Acquisto e perdita della cittadinanza «nazionale»: una questione sempre più «europea». Brevi riflessioni a margine della sentenza JY c. Wiener Landesregierung
Monica Parodi (Università di Firenze) 1. Con la sentenza pregiudiziale resa nel caso C-118/20, JY, la Corte di giustizia (riunita in Grande Sezione) è tornata a pronunciarsi sull’estensione del campo di applicazione del diritto dell’Unione alle leggi nazionali in materia di cittadinanza, circoscrivendo ulteriormente l’autonomia degli Stati membri nella regolamentazione