L’“ADATTAMENTO” DEL DIRITTO INTERNAZIONALE AI PRINCIPI COMUNI AGLI ORDINAMENTI INTERNI E I SUOI LIMITI
Donato Greco (Università di Napoli “Federico II”) 1.Queste pagine raccolgono alcune riflessioni preliminari sui principi generali di diritto sollecitate dalla progressiva pubblicazione dei lavori che la Commissione del diritto internazionale (CDI) ha deciso di dedicare a tale fonte giuridica, e alle incertezze che ancora l’avvolgono. Il seminario su «Adattamento del
Pubblicazione dei Quaderni di SIDIBlog 2020
Prefazione a cura del Direttore dei Quaderni di SIDIBlog, Prof. Pasquale De Sena La pubblicazione dell’edizione 2020 dei “Quaderni di SIDIBlog” segna una novità degna di essere sottolineata: quella del riconoscimento, da parte dell’ANVUR, del carattere scientifico della Rivista, e della sua inclusione nel relativo elenco. Questa circostanza ha, come
IL DIFFICILE BILANCIAMENTO TRA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E DIRITTI UMANI NEI VACCINI: LA COVAX FACILITY È UNA SOLUZIONE?
Chiara de Pascale (Università degli Studi di Milano) 1. Introduzione Il 5 maggio 2021 Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha rilasciato una dichiarazione avanzando l’idea di sospendere temporaneamente i diritti sui brevetti dei vaccini anti COVID-19. Il Direttore Generale dell’OMS Tedros Ghebreyesus ha dichiarato che le affermazioni di Biden
The right of self-defence against non-State actors in the German practice
Ilaria Infante (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”) 1. On 9 September 2020 the German Federal Government announced the decision to extend the military operation against the so-called Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL or IS) in Iraq and Syria until 31 January 2022. On 29 October 2020 the
Adattamento ‘a rovescio’ e obblighi a realizzazione progressiva: una (possibile) lettura
Laura Magi (Università di Firenze) 1. Il legame fra obblighi a realizzazione progressiva (ORP) e adattamento del diritto internazionale al diritto interno può non apparire evidente a prima vista. Per comprenderlo è necessario spingere lo sguardo oltre l’art. 46 della Convezione di Vienna sul diritto dei trattati, ed accogliere una
Note a margine dell’operazione “Guardiano delle mura”, parte II. La costruzione contra legem delle strutture civili di Gaza come obiettivi militari e il discrimine tra attacchi sproporzionati e attacchi indiscriminati nel diritto internazionale umanitario e penale
Luigi Daniele, Senior Lecturer, Nottingham Law School (NTU) Triestino Mariniello, Reader, School of Law (Liverpool John Moores University), membro del legal team di rappresentanza delle vittime di Gaza davanti alla Corte Penale Internazionale Come si è anticipato nella prima parte di questa riflessione, il diritto internazionale umanitario detta i parametri
Note a margine dell’operazione “Guardiano delle mura”, parte I. Le ombre del dibattito italiano su Gaza e Sheikh Jarrah, alla luce del diritto internazionale.
Ciò che ci preoccupa come studiosi del diritto internazionale, e che ci spinge a intervenire, sono le posizioni recentemente assunte dalle forze politiche e dalle istituzioni del nostro paese in merito ad alcune questioni cruciali del contesto israelo-palestinese.
Più precisamente, ci preoccupano gli ordini del discorso del dibattito pubblico e le posizioni non assunte in Italia e dall’Italia a proposito:
1) del diseguale impatto delle ostilità sulle due popolazioni civili vittima dell’escalation, una delle quali vessata da una delle più gravi crisi umanitarie del mondo;
2) del correlato quadro di contesto di illeciti internazionali che precedono le ostilità e permangono inalterati a seguito della momentanea cessazione delle stesse;
3) dei possibili profili di rilevanza penale internazionale dei metodi di conduzione delle ostilità, che aggiungono agli illeciti statali responsabilità individuali e da comando che la comunità internazionale ha il dovere di perseguire.
“Diritti fantastici e dove trovarli”. La crisi di Ceuta e l’insostenibilità delle politiche migratorie europee
Anna Fazzini (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) 1. Introduzione Ci perdonerà J.K. Rowling se prendiamo in prestito il titolo del celebre testo di magia di sua inventiva, “Animali fantastici e dove trovarli”, per descrivere lo stato dei diritti alle frontiere europee, sempre più labile, sacrificabile di fronte agli interessi
Quando la prevenzione dell’immigrazione si arresta: l’incerta natura e la debole tenuta degli impegni tra Marocco e Unione europea
Dal 18 al 20 maggio 2021, circa 8.000 persone, tra cui più di un quarto minori di età, hanno attraversato la frontiera iberico-marocchina di Ceuta, una delle due enclaves spagnole nel continente africano (per una rassegna stampa v. qui, qui e qui). Questi numeri – lungi dall’essere solo numeri – sono rivelatori della grande impasse giuridica che riguarda il funzionamento delle zone di frontiera tra Unione europea e Paesi terzi.
Nell’ambito della cooperazione a fini di controllo delle migrazioni, è evidente lo scollamento tra il discorso ufficiale delle Istituzioni e dei Governi europei e la realtà geopolitica delle relazioni internazionali con i Paesi terzi. Lo spazio del diritto, e con esso gli spazi di tutela delle persone migranti nelle zone di confine, è apertamente sacrificato in nome dell’efficacia delle misure di contrasto all’immigrazione irregolare; come domandano Jean-Yves Carlier e François Crépeau, «la gestion des migrations ne laisse-t-elle pas ouvertes des zones trop larges de non-droit?» (p. 462).
La prevista censura dell’ergastolo ostativo non andrà in onda: al suo posto, «un invito al legislatore».
Diego Mauri (Università di Firenze, Membro della Redazione) L’ordinanza della Corte costituzionale del 15 aprile 2021, n. 97 (d’ora in avanti anche solo ordinanza n. 97/2021) è uno di quegli atti destinati – sin dalla sua ‘anticipazione’ a mezzo di comunicato stampa diramato dalla Cancelleria di Palazzo della Consulta –