diritto internazionale pubblico
La violenza di Boko Haram in Nigeria e la credibilità del sistema africano di sicurezza collettiva
Federica Musso è dottoranda di ricerca presso l’Università di Macerata Il recente massacro compiuto nella città di Baga, nel Nordest della Nigeria, è l’ultimo di una lunga serie di gravi atti di violenza ai danni della popolazione civile imputabili al gruppo fondamentalista islamico ufficialmente denominato «People Committed to the Prophet’s
Alcuni pensieri su «Charlie Hebdo», la libertà d’espressione e le leggi liberticide
Luca Pasquet è dottorando in diritto internazionale presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra Come cambia il vento. Qualche mese fa, paesi come il Regno Unito e l’Italia discutevano se criminalizzare l’istigazione all’omofobia e alla transfobia. Oggi, dopo l’attentato al settimanale umoristico Charlie Hebdo, la parola
La Palestina aderisce alla Corte penale internazionale: e ora?
Luigi Daniele è dottorando di ricerca in diritto internazionale penale presso le Università di Nottingham e Napoli “Federico II” Con una mossa a lungo “minacciata”, ma di cui forse nessuno aveva previsto l’imminenza, il 31 dicembre il Presidente dell’Autorità Palestinese (Ap), Mahmoud Abbas, ha sottoscritto e trasmesso i documenti necessari per
“Gl'è tutto sbagliato, gl'è tutto da rifare!”: la Corte di giustizia frena l’adesione dell’UE alla CEDU
Simone Vezzani è ricercatore di diritto internazionale presso l’Università di Perugia A poco meno di un anno e mezzo dalla richiesta di parere della Commissione europea, il 18 dicembre 2014 la Corte di giustizia ha adottato il parere 2/13 pronunciandosi in ordine alla (in)compatibilità del Progetto di accordo per l’adesione dell’Unione
“Gl’è tutto sbagliato, gl’è tutto da rifare!”: la Corte di giustizia frena l’adesione dell’UE alla CEDU
Simone Vezzani è ricercatore di diritto internazionale presso l’Università di Perugia A poco meno di un anno e mezzo dalla richiesta di parere della Commissione europea, il 18 dicembre 2014 la Corte di giustizia ha adottato il parere 2/13 pronunciandosi in ordine alla (in)compatibilità del Progetto di accordo per l’adesione dell’Unione
Il Parere 2/13 della CGUE sull’adesione dell’UE alla CEDU: scontro fra Corti?
Lucia Serena Rossi è professore ordinario di diritto dell’Unione europea presso l’Università di Bologna Il 18 dicembre 2014 la CGUE si è pronunciata sul parere sul Progetto riveduto di accordo, presentato a Strasburgo il 10 giugno 2013, relativo all’adesione dell’Unione alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle
Un giudizio mostruoso. Quarta istantanea della sentenza 238/2014 della Corte costituzionale italiana
La mostruosità può predicarsi anche di qualcosa che si ammira. In questo senso la sentenza n. 238 mi è parsa “mostruosa” e non ho esitato a scriverlo, due volte in questo Blog (qui e qui) e ancora nel Forum di Quaderni Costituzionali. Sin dall’inizio la decisione ha suscitato anche reazioni
Norme internazionali generali e principi costituzionali fondamentali, fra giudice costituzionale e giudice comune (ancora sulla sentenza 238/2014)
Pasquale De Sena è professore ordinario di diritto internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 1. Il suggestivo (secondo) post di Lorenzo Gradoni è un’occasione troppo ghiotta perché io la lasci passare, senza approfittarne per aggiungere qualche considerazione ulteriore rispetto al mio primo intervento sulla sentenza 238 della
Giudizi costituzionali del quinto tipo. Ancora sulla storica sentenza della Corte costituzionale italiana
Lorenzo Gradoni è professore associato di diritto internazionale presso l’Università di Bologna È a tutti noto che la Corte costituzionale italiana giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge, sui conflitti di attribuzione, sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica e, infine, sull’ammissibilità delle richieste
“Il non-essere non è e non può essere”: brevi note a margine della sentenza n. 238/2014 della Corte costituzionale rispetto all’adattamento dell’ordinamento italiano al diritto internazionale consuetudinario
Marco Longobardo è dottorando di ricerca, curriculum di Diritto internazionale e dell’Unione Europea, presso la Sapienza-Università di Roma La sentenza n. 238/2014 della Corte costituzionale e i commenti dei Professori Lorenzo Gradoni e Pasquale De Sena in questo blog sono preziose occasioni di riflessione circa i modi con cui l’ordinamento