diritto internazionale pubblico
De la crise française du burkini et du droit (international) : comment s’en sortir* (vraiment) ?
Bérénice K. Schramm, Centre for Gender Studies, SOAS | CÉDIM, UQÀM « Nous étions sur la plage en famille avec mes enfants, comme tout le monde. Trois policiers se sont avancés vers nous et m’ont stipulé qu’un arrêté avait été émis par le maire de Cannes qui exigeait d’avoir une
And indeed it was a (failed) nullification crisis: The OMT judgment of the German Federal Constitutional Court and the winners and losers of the final showdown in the OMT case
Lorenzo F. Pace, University of Molise; Atlantic Council, Washington D.C. Introduction In an article of mine on the OMT case of early 2016 I had anticipated that: «Against the generalized criticism of the preliminary reference of the BVerfG, and also of the convincing Gauweiler judgment, the German Court is unlikely
Il mandato della missione di stabilizzazione in Mali: verso una convergenza tra peacekeeping e anti-terrorismo?
Mirko Sossai, Università degli studi Roma Tre In giornate funestate dagli attacchi terroristici ad Istanbul, Dacca e Baghdad, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha prorogato la missione di stabilizzazione in Mali (MINUSMA) sino al 30 giugno 2017, con l’obiettivo dichiarato di rafforzarla, per un verso facendo crescere il
Tax Credit Certificates: uno strumento di contrasto agli squilibri macroeconomici nell’Eurozona?
Salvatore D’Acunto, Seconda Università degli Studi di Napoli In un saggio di qualche anno fa, Paul Krugman dipinse la crisi dell’Eurozona come l’inevitabile “vendetta” che la teoria delle aree valutarie ottimali si stava prendendo nei confronti dei costituenti di Maastricht, colpevoli di averne voluto cocciutamente ignorare gli avvertimenti (Krugman). Infatti,
Riflessioni su proto-integrazione dei richiedenti asilo e diversità culturali
Giandonato Caggiano, Università Roma Tre 1. Per effetto dell’afflusso di massa degli ultimi mesi, il tema dell’integrazione in relazione ai nuovi arrivi di richiedenti asilo e rifugiati rappresenta una delle priorità del dibattito europeo. Ciò riguarda soprattutto alcuni Stati membri, come la Germania, la Svezia e l’Austria, che ne
Iran e Stati Uniti di nuovo davanti alla Corte
Il 15 giugno 2016, la Repubblica Islamica dell’Iran ha presentato un ricorso contro gli Stati Uniti d’America presso la Corte Internazionale di Giustizia, accusando lo Stato americano di aver violato alcune disposizioni del Trattato di Amicizia stipulato fra i due paesi nel 1955 regolante i rapporti diplomatici, le relazioni economiche e i diritti consolari. Il ricorso dell’Iran alla Corte di Giustizia costituisce la risposta all’adozione, da parte degli Stati Uniti d’America, di provvedimenti di natura legislativa ed esecutiva volti al congelamento e al sequestro di fondi detenuti negli Stati Uniti e appartenenti alla Banca Markazi, la Banca Centrale Iraniana.
Sulla legge che introduce la punizione delle condotte negazionistiche nell’ordinamento italiano: tre argomenti per una critica severa
L’8 giugno 2016 la Camera dei deputati del Parlamento italiano, dopo un lungo e travagliato iter che ha registrato diverse proposte contrastanti, ha definitivamente approvato, con 237 voti a favore, 5 contrari, e 102 astenuti, la proposta di legge n. 2874-B che punisce il negazionismo (così come modificata dal Senato il 3 maggio 2016). La proposta consta di un solo articolo con il quale si aggiunge un nuovo comma 3-bis all’art. 3 della legge n. 654 del 1975, e successive modifiche. In esso si sancisce la reclusione da 2 a 6 anni nei casi in cui «la propaganda, ovvero l’istigazione e l’incitamento, commesso in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232».
Short-term Enforced Disappearances as a Tool for Repression
In his post on the enforced disappearance, torture, and arbitrary killing of Giulio Regeni, Luca Pasquet quoted the annual report of the United Nations Working Group on Enforced or Involuntary Disappearances (WGEID), where concern is expressed in relation to what “seems to be a recent pattern of short-term disappearances” in Egypt (UN Doc. A/HRC/30/38, para. 67, emphasis added). However, the phenomenon of “short-term disappearances” is not unique to Egypt and has been the source of concern for international human rights mechanisms at least over the past ten years. In the above-mentioned Annual Report, the WGEID informs that from 17 May 2014 to 15 May 2015 it observed a pattern of “short-term” enforced disappearances being used in a number of countries, and expressed its deep concern in this regard (para. 102). In the same report explicit reference is made to the practice of short-term enforced disappearances in Bahrain (para. 59). In the Annual Report for 2014 (UN Doc. A/HRC/27/49, para. 117), the WGEID observed a pattern of short-term enforced disappearances in Bahrain and the United Arab Emirates). Moreover, the WGEID stressed that “there is no time limit, no matter how short, for an enforced disappearance to occur and that accurate information on the detention of any person deprived of liberty and their place of detention shall be made promptly available to their family members” (UN Doc. A/HRC/30/38, para. 102).
Il SIDIblog ospita i SIDIpost, ovvero prime riflessioni in vista del XXI Convegno annuale della SIDI
Il 9 e 10 giugno l’Università di Parma ospiterà il XXI Convegno SIDI, sul tema “La tutela della salute nel diritto internazionale ed europeo tra interessi globali e interessi particolari”.
In vista di questo appuntamento, il SIDIBlog, rinnovato nella sua veste grafica, è lieto di ospitare – in un’apposta sezione denominata “SIDIpost” – una serie di contributi, inizialmente inviati in risposta al call for papers per il Convegno e segnalati a tal fine dagli organizzatori e dal Consiglio direttivo della Società.
Emergenze sanitarie globali e diritto internazionale: l’accesso agli agenti patogeni e alle relative sequenze genetiche
La diffusione di epidemie costituisce, da sempre, uno dei flagelli che segnano la storia dell’umanità. Come mostra, da ultimo, il caso del virus ebola, il progresso delle scienze mediche ha consentito di produrre vaccini capaci di immunizzare contro agenti patogeni particolarmente virulenti, così come medicinali che riducono significativamente il tasso di mortalità. In ogni caso, per contrastare efficacemente la diffusione di malattie infettive a potenziale pandemico, è necessario che i virus, o gli altri microorganismi patogeni, siano messi a disposizione in maniera tempestiva di laboratori adeguatamente attrezzati, dotati dei mezzi tecnici per isolarli e intraprendere le attività di ricerca e sviluppo preliminari alla produzione su vasta scala di vaccini e farmaci (si veda l’Editoriale del numero della rivista Nature dell’11 febbraio 2016, p. 129).