diritto dell’Unione europea

La protezione dei bambini provenienti dall’Ucraina attraverso gli strumenti di diritto internazionale privato
Laura Carpaneto (Università di Genova)* 1. Introduzione I bambini per la loro condizione di vulnerabilità sono particolarmente esposti alle conseguenze più avverse dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Accanto ai tradizionali strumenti di diritto internazionale umanitario, anche gli strumenti di diritto internazionale privato stanno svolgendo un’importante funzione di protezione in favore

Il lodo Green Power and SCE v Spain e l’effettività dell’autonomia del diritto UE
Con il lodo Green Power K/S and SCE Solar Don Benito APS v Kingdom of Spain (Green Power) del 16 giugno 2022 (v. il post di Lampo pubblicato in questo blog e Shipley), per la prima volta, un tribunale arbitrale, chiamato a dirimere una controversia sorta tra un investitore di uno Stato membro UE ed un altro Stato membro, ha dichiarato di non avere giurisdizione a conoscere della controversia, accogliendo la posizione espressa dalla Corte di giustizia nella sua giurisprudenza a partire dalla ben nota sentenza Achmea. Significativamente, ciò è avvenuto nel contesto del Trattato sulla Carta dell’Energia (TCE), accordo multilaterale di cui sono parti sia l’UE che 26 Stati membri (tutti eccetto… l’Italia!).

Tutto è bene quel che finisce (bene?): prime considerazioni sul lodo Green Power c. Spagna
Giuliana Lampo (Università di Napoli Federico II) Il 16 giugno 2022, un Tribunale arbitrale in materia di investimenti costituito sotto l’egida della Camera di commercio di Stoccolma (SCC) ha reso la propria decisione nel caso Green Power Partners K/S e SCE Solar Don Benito APS c. Spagna (per una breve

Luci ed ombre della proposta di direttiva europea sull’obbligo di due diligence d’impresa in materia di diritti umani e ambiente
Dopo una travagliata gestazione il 23 febbraio scorso la Commissione europea ha finalmente pubblicato la proposta di direttiva sulla due diligence d’impresa in materia di sostenibilità (cfr. Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council on Corporate Sustaiinability Due Diligence and amending Directive (EU) 2019/1937, COM(2022)71 final del 23 febbraio 2022) che è destinata ad introdurre nell’ordinamento giuridico dell’Unione europea un obbligo di due diligence in materia di diritti umani e ambiente per le imprese europee.

Ucraina e Unione europea: le ragioni di un avvicinamento graduale
Tanja Cerruti (Università degli Studi di Torino) 1. Da quando, il 24 febbraio scorso, la Russia ha attaccato militarmente l’Ucraina, l’attenzione della Comunità internazionale, in generale e quella dell’Unione europea, in particolare, sono rivolte verso quell’area del vecchio continente, nei confronti della quale i tentativi di far cessare le ostilità

Nuove disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale e criminalità transnazionale: l’adeguamento dell’ordinamento italiano agli standard della Convenzione di Nicosia
Anna Oriolo (Università di Salerno) 1. Il 23 marzo scorso è entrata in vigore la Legge 9 marzo 2022, n. 22 recante Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale, che riorganizza sistematicamente la disciplina esistente nell’ottica di un tendenziale inasprimento del trattamento sanzionatorio. In particolare, il provvedimento intende

La portata e i limiti delle misure restrittive dell’Unione europea nel conflitto tra Russia e Ucraina
Sara Poli (Università di Pisa) 1. Il conflitto tra Russia e Ucraina porta gli studiosi del diritto dell’Unione europea e del diritto internazionale a riflettere sull’uso delle misure restrittive (comunemente dette sanzioni) come strumento di coercizione economica nei confronti di un Paese terzo che ha compiuto un atto di aggressione.

Acquisto e perdita della cittadinanza «nazionale»: una questione sempre più «europea». Brevi riflessioni a margine della sentenza JY c. Wiener Landesregierung
Monica Parodi (Università di Firenze) 1. Con la sentenza pregiudiziale resa nel caso C-118/20, JY, la Corte di giustizia (riunita in Grande Sezione) è tornata a pronunciarsi sull’estensione del campo di applicazione del diritto dell’Unione alle leggi nazionali in materia di cittadinanza, circoscrivendo ulteriormente l’autonomia degli Stati membri nella regolamentazione

La postura non intrusiva della sentenza Randstad
Roberto Baratta (Università di Roma Tre) 1. Nella sentenza Randstad (21 dicembre 2021, C-497/20, Randstad Italia SpA) la Corte di giustizia si è pronunciata in via pregiudiziale su una singolare distonia tra giurisdizioni apicali dell’ordinamento italiano, assimilata da alcuni a un conflitto tra corti (Bin, p. 10; Sassani, De Santis).

La Corte di giustizia si pronuncia sull’obbligo degli Stati membri di riconoscere il rapporto di filiazione tra una minore e due madri
Francesca Maoli (Università di Genova) 1. Nella recente sentenza resa nel caso C-490/20 PPU, V.M.A., la Corte di giustizia, Grande Sezione, si è pronunciata sulla portata dei diritti di libera circolazione e di soggiorno negli Stati membri dell’Unione europea, con importanti riflessi, anche sul piano del diritto internazionale privato, rispetto