diritto dell’Unione europea
De l’arrêt OMT à la crise de la dette grecque : la BCE au secours de la zone euro
Francesco Martucci, Université Panthéon-Assas (Centre de droit européen) Le 16 juin 2015, la Cour de justice a rendu l’arrêt dit OMT dans lequel elle considère compatibles avec le traité es achats par la Banque centrale européenne (BCE) de titres de dette souveraine sur le marché secondaire (voir Susanna Cafaro). L’arrêt
Le dichiarazioni (ritrattate) del governo ungherese sulla sospensione unilaterale dell’applicazione del regolamento Dublino III e la nuova querelle franco-italiana: il problema delle frontiere europee
Stefano Montaldo, Università degli Studi di Torino Dalle trincee ai comunicati stampa il passo, attraverso le vicissitudini del Novecento, non è stato certo breve. Eppure, a cent’anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, le frontiere europee continuano ad attrarre controversie, per fortuna oggi confinate al circo delle sortite politiche, delle
Armonizzare stanca? Forse, ma conviene
Davide Diverio, Università degli Studi di Milano Lo scorso 16 giugno, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha sancito l’illegittimità, per incompatibilità con la direttiva relativa ai servizi nel mercato interno, dell’obbligo imposto dalla normativa italiana agli organismi di attestazione di disporre della loro sede legale nel territorio nazionale. La
Caso OMT: la Corte giudica legittimo l’operato della BCE
Susanna Cafaro, Università del Salento È giunto a sentenza il caso Gauweiler (C-62/14), il primo rinvio pregiudiziale inoltrato dalla Corte costituzionale federale tedesca alla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Per quanto la decisione della Corte confermi le aspettative di molti osservatori (noi inclusi), è sempre molto interessante seguire il filo
I migranti, la solidarietà e l’Europa senza qualità
Giuseppe Morgese, Università degli Studi di Bari Aldo Moro Uno dei più bei romanzi (incompiuti) della prima metà del Novecento è l’“Uomo senza qualità” dello scrittore austriaco Robert Musil. Ambientato in un ipotetico Stato che ricorda l’impero austro-ungarico, negli anni precedenti la Prima guerra mondiale, il romanzo narra le vicende
La prudenza non è mai troppa? La Corte di giustizia e il divieto di donazione di sangue per gli omosessuali
Angelo Schillaci, Università di Roma «Sapienza» Con la decisione in commento (29 aprile 2015, Léger c. Ministre des Affaires sociales, de la Santé et des Droits des femmes e Ètablissement français su sang, in causa C-528/13) la Corte di Giustizia dell’Unione europea, adita con rinvio pregiudiziale di interpretazione dal Tribunal
L’Agenda europea sulla migrazione: la macchina ora (forse?) funziona, ma ne occorre comunque un’altra
Francesco Cherubini, LUISS In una celebre scena del film Palombella rossa, il protagonista Michele, interpretato da Nanni Moretti (che di quella pellicola era anche regista), ricorda ad una malcapitata intervistatrice, con una certa “intensità”, l’importanza delle parole. Chissà come avrebbe reagito, il Nostro, di fronte all’uso improprio del termine emergenza
La Corte di giustizia e le anti-suit injunctions a protezione dell’arbitrato (osservazioni sul caso Gazprom)
Elena D’Alessandro, Università di Torino Con sentenza 13 maggio 2015 la Grande sezione della Corte di giustizia ha deciso il caso Gazprom, nell’ambito del quale era stata sollecitata a valutare la compatibilità, con il sistema del Regolamento n. 44/2001 concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in
Ancora in tema di protezione per le persone sfollate a seguito di disastro
Eugenio Zaniboni, Università degli Studi di Foggia L’interessante scritto pubblicato giorni fa su questo Blog da Flavia Zorzi Giustiniani induce qualche brevissima notazione il cui intento, in una diversa prospettiva metodologica, è quello di fornire (e anche, in parte, di chiarire) i dati che scaturiscono da una — seppur limitata
Un nuovo soft instrument per garantire il rispetto della Rule of Law nell’Unione europea
Lucia Serena Rossi, Università di Bologna Le recenti ed inquietanti dichiarazioni pubbliche del premier ungherese Victor Orban ripropongono in maniera urgente all’Unione europea di vigilare sul rispetto della Rule of Law. Orban ha dichiarato di ispirarsi ad un modello di “democrazia non liberale”, focalizzata non sui diritti individuali ma su