COSE DELL’ALTRO MONDO: LA RUSSIA CONSIDERA OBIETTIVI MILITARI ALCUNE COSTELLAZIONI COMMERCIALI DI SATELLITI
Diego Mauri (Università di Palermo, Membro della Redazione) In una dichiarazione letta lo scorso 26 ottobre all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Vice-Capo della Delegazione della Federazione Russa – intervenendo in una discussione relativa al disarmo dello spazio extra-atmosferico – ha denunciato un «extremely dangerous trend», comparso nei radar solo
La prevista censura dell’ergastolo ostativo non andrà in onda: al suo posto, «un invito al legislatore».
Diego Mauri (Università di Firenze, Membro della Redazione) L’ordinanza della Corte costituzionale del 15 aprile 2021, n. 97 (d’ora in avanti anche solo ordinanza n. 97/2021) è uno di quegli atti destinati – sin dalla sua ‘anticipazione’ a mezzo di comunicato stampa diramato dalla Cancelleria di Palazzo della Consulta –
ADATTAMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE AL DIRITTO INTERNO: INTRODUZIONE AL FORUM
Lorenzo Gradoni (Max Planck Institute Luxembourg for Procedural Law) e Diego Mauri (Membro della Redazione, Università di Firenze) Trattando dei rapporti tra ordinamento interno, diritto internazionale e diritto dell’Unione europea, il cosiddetto problema dell’«adattamento» è perlopiù affrontato dal punto di vista dell’ordinamento interno. Nozioni come trasformatore permanente, ordine di esecuzione,
NESSUNA SPERANZA SENZA COLLABORAZIONE PER I CONDANNATI ALL’ERGASTOLO OSTATIVO? UN PRIMO COMMENTO A VIOLA c. ITALIA
Diego Mauri, Università degli Studi di Firenze Lo scorso 13 giugno 2019, la Corte europea dei diritti dell’uomo (d’ora in avanti: Corte EDU) ha reso la propria decisione nel caso Viola c. Italia (ricorso n. 77633/16), con una sentenza che molti attendevano e in quale avevano riposto – non ingiustamente,
“Laws… of Humanity?”. Un resoconto (critico) del primo Gruppo di esperti sulle armi autonome
Tra il 13 e il 17 novembre u.s si è svolta a Ginevra, nel quadro della Conferenza degli Stati parte alla Convenzione sulle armi convenzionali (d’ora in avanti CCW), la prima riunione del Gruppo di esperti governativi (GGE) sulle tecnologie emergenti nell’area dei sistemi d’arma autonomi letali (Lethal Autonomous Weapons Systems o, secondo l’acronimo inglese, LAWS). Presieduto dall’ambasciatore indiano Singh Gill (che ha pubblicato, a pochi giorni dall’inizio dei lavori, questo articolo), l’evento – che rappresenta lo sviluppo più recente di un dibattito iniziato, per il vero, nel 2013 in seno al Consiglio dei Diritti Umani, e approdato, nel 2014, alla Conferenza degli Stati parte alla CCW (nella cornice dei Meeting di Esperti del 2014, 2015 e 2016). In questa sede vorrei soffermarmi brevemente sui risultati (e i limiti) del dibattito maturato in seno al GGE.
Droni a Sigonella: quale valore ha (e quale impatto produrrà) l’accordo italo-americano?
Lo scorso 22 febbraio, il Wall Street Journal rivelava che, dopo mesi di negoziato con la Casa Bianca e il Pentagono, finalmente il Governo italiano aveva dato il ‘via libera’ alla presenza di droni armati statunitensi nella base militare di Sigonella (tra le province di Siracusa e Catania), da impiegarsi in missioni militari in Libia e, più in generale, nel Nord Africa contro le milizie dello Stato Islamico.
L’utilizzo dei droni nel quadro di conflitti armati internazionali solleva innumerevoli problematiche nei campi più disparati, dalla scienza politica alla strategia militare, dalla filosofia (Chamayou) alla sociologia, fino, ovviamente, al diritto internazionale. In questa sede vorrei concentrarmi su due questioni: da un lato, quella del valore giuridico di un accordo sulla concessione di una base militare situata in territorio nazionale per lo stoccaggio e l’impiego di droni armati in operazioni militari verso Stati terzi; dall’altro lato, quella delle modalità con cui concretamente tale accordo opererà.