Sulla proposta di abrogare il reato di tortura
Antonio Marchesi (Università di Teramo) 1. A poco più di sei anni dalla loro introduzione, avvenuta quasi trent’anni dopo la ratifica italiana della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura del 1984, le fattispecie di cui all’art. 613-bis e all’art. 613-ter del codice penale (qui), rubricate rispettivamente «tortura» e «istigazione
La detenzione di migranti al tempo del COVID-19: conseguente a nulla e destinata a nulla
Le persone private della libertà personale sono più vulnerabili di fronte al COVID-19 da entrambi questi punti di vista: da una parte, le loro condizioni di salute sono peggiori, in media, rispetto a quelle della popolazione in generale; dall’altra, vivono, inevitabilmente, in condizioni di prossimità con numerose altre persone (la doppia vulnerabilità dei detenuti di fronte al Coronavirus è stata sottolineata, tra gli altri, dall’OMS e da Penal Reform International).