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Dieci anni di Quaderni di SIDIBlog

La Redazione

A un anno dal riconoscimento da parte di ANVUR della dignità di rivista scientifica di fascia A per l’Area 12, i Quaderni di SIDIBlog, giunti ormai al traguardo del X volume, si confermano quale sede deputata all’approfondimento dei principali temi che sono stati posti ‘sotto i riflettori’ di SIDIBlog nell’anno precedente. Si tratta di temi – di sicuro rilievo per il diritto internazionale e dell’Unione europea – che hanno costituito l’oggetto di interessanti dibattiti anche e soprattutto in ambito non accademico. Come da consuetudine, dunque, la gran parte degli studiosi intervenuti nello spazio virtuale di SIDIBlog, dopo aver lì illustrato a caldo e perlopiù allo scopo di meglio far comprendere alla società civile gli aspetti giuridici dei suddetti temi, ha voluto prendersi del tempo per tracciare, in maniera rigorosa e alla luce di ricerche attente, le coordinate giuridiche di riferimento delle questioni rapidamente esposte nei loro precedenti (e necessariamente brevi) post. In altri termini, nei contributi raccolti nel X volume dei Quaderni di SIDIBlog il carattere scientifico si affina rispetto al taglio prevalentemente e volutamente informativo che aveva contraddistinto i relativi post di SIDIBlog.

A questa consuetudine si affianca una novità. Il X volume dei Quaderni di SIDIBlog è infatti lieto di ospitare una sezione speciale volta a raccogliere una serie di contributi che si prefiggono di indagare problemi di dirompente attualità per il diritto internazionale e dell’Unione europea a partire dall’approccio terzomondista e quindi dalla visione propria del Global South, spesso ingiustamente negletta nel panorama accademico italiano. È questa una sezione particolarmente ‘giovane’, atteso che mira a ‘raccogliere i frutti’ del XX Incontro annuale dei cultori delle discipline internazionalistiche, svoltosi nel dicembre 2023 presso l’Università Cattolica di Milano. Questa preziosa integrazione è stata resa possibile da Matteo Ceolotto, Luca Lionello, Matteo Manfredi e Omar Vanin, i quali, con l’impeccabile ed energico coordinamento di Mariangela La Manna, dopo aver organizzato il suddetto evento scientifico, hanno curato la raccolta dei contributi confluiti nella sezione speciale.

Il X volume dei Quaderni di SIDIBlog si compone dunque di sei sezioni ‘ordinarie’ o ‘tradizionali’ e di una sezione speciale.

La prima sezione è dedicata alle implicazioni e reazioni collegate ai due più noti e complessi conflitti armati attualmente in corso, vale a dire quello combattuto tra Russia e Ucraina da ormai più di due anni e quello scatenato da Israele nella Striscia di Gaza, all’indomani degli attacchi terroristici compiuti da Hamas il 7 ottobre 2023, e successivamente esteso anche alla Cisgiordania. Quanto al conflitto russo-ucraino, Ludovica di Lullo (Università di Parma) e Claudio di Turi (Università della Calabria) hanno scelto di trattare le implicazioni sul piano della sicurezza alimentare mondiale, finora non adeguatamente tenute in conto dagli studiosi del diritto internazionale, specialmente ove si consideri il ruolo di primo piano storicamente svolto dall’Ucraina nella produzione e nel commercio di grano. Con riferimento invece al ruolo di Israele nel conflitto nella Striscia di Gaza, nei lavori di Mauro Gatti (Università di Bologna) e di Luca Poltronieri Rossetti (Scuola Sant’Anna di Pisa) sono esaminate criticamente la reazione non sempre coerente e convincente dell’Unione europea nonché quella inaspettata e ‘in salita’ della Corte penale internazionale. 

La seconda sezione si concentra sull’analisi di alcune recenti politiche migratorie nazionali e sovranazionali e sugli interrogativi suscitati dagli strumenti predisposti allo scopo di realizzarle. Si parte dal contesto italiano con un contributo di Daniele Mandrioli (Università di Milano Statale) inerente all’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati da parte delle autorità italiane alla luce degli obblighi previsti in proposito dal diritto internazionale. Si passa poi all’ambito euro-mediterraneo con l’inquadramento dei profili di criticità riguardanti il Memorandum d’intesa tra Unione europea e Tunisia da parte di Francesca Perrini (Università di Messina). Si chiude con la discussa questione delle migrazioni causate dal cambiamento climatico nell’area dell’Oceano Pacifico, affrontata da Martina Sardo (Università di Palermo) attraverso l’illustrazione dell’accordo tra Australia e Tuvalu relativo ai c.d. visti ‘climatici’.

La terza sezione si focalizza sugli sviluppi recenti in tema di immunità giurisdizionali sia dello Stato straniero sia dei funzionari internazionali. Sono qui raccolti due scritti. Nel primo, Alessandro Bufalini (Università della Tuscia) effettua una disamina dei problemi collegati al Fondo di ristoro per le vittime italiane dei crimini commessi dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, recentemente istituito dal Governo italiano come risposta alla celebre sentenza della Corte internazionale di giustizia sulle Immunità giurisdizionali dello Stato del 2012. Nel secondo, Claudia Campese (Università della Campania Luigi Vanvitelli) parte dall’altrettanto celebre caso dell’omicidio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, avvenuto nel 2021 nella Repubblica Democratica del Congo, per proporre spunti ricostruttivi in materia di immunità giurisdizionale dei funzionari del Programma alimentare mondiale.

Nella quarta sezione ci si sofferma sulle evoluzioni e involuzioni che hanno recentemente caratterizzato l’ambito della tutela internazionale dei diritti umani. Aprono la sezione due contributi riguardanti la Convenzione europea dei diritti umani: Lorenzo Acconciamessa (Università di Palermo) propone una sintesi degli sviluppi riguardanti la definizione dello status di vittima ai sensi dell’art. 34 della Convenzione europea, mentre Claudia Morini (Università del Salento) pone l’accento sulla discutibilità dell’approccio adottato dalla Corte europea dei diritti umani rispetto alla violenza nei confronti delle donne nel caso Germano c. Italia. Seguono due contributi rilevanti dal punto di vista della tutela dei diritti umani nell’ordinamento italiano: alle critiche di Gianpaolo M. Ruotolo (Università di Foggia) avverso la ‘segretezza’ dei negoziati intavolati da Italia ed Egitto a margine del processo italiano intentato contro i rapitori egiziani di Giulio Regeni, si affiancano quelle mosse da Antonio Marchesi (Università di Teramo) nei confronti della configurazione progressivamente assunta dal reato di tortura nella legislazione italiana.

La quinta sezione concerne la tutela della persona nei rapporti tra privati connotati da elementi di internazionalità. Michele Grassi (Università di Milano Statale) si occupa della compatibilità con la Convenzione europea dei diritti umani dei limiti che l’ordinamento italiano pone all’iscrizione e trascrizione di rapporti di filiazione derivanti da tecniche di procreazione medicalmente assistita in tutto o in parte vietate in Italia. Partendo dalla sentenza Semenya c. Svizzera della Corte europea dei diritti umani, Anna Liebman (Università di Milano Statale) si interroga su quanto ampio possa essere il sindacato della stessa Corte europea sulla determinazione del contenuto della clausola di ordine pubblico effettuata dai giudici statali investiti della domanda di annullamento di un lodo reso nell’ambito dell’arbitrato sportivo. Infine, Pietro Franzina (Università Cattolica di Milano) fornisce una chiave di lettura delle due proposte concernenti la protezione degli adulti ‘vulnerabili’ nelle situazioni con elementi di internazionalità presentate dalla Commissione europea il 31 maggio 2023.

Nella sesta sezione convergono alcune questioni che hanno rappresentato, o tuttora rappresentano, dei banchi di prova per l’Unione europea. Si parte dalla vicenda del recesso coordinato di quest’ultima e dei suoi Stati membri dal Trattato sulla Carta dell’Energia, di cui si occupa Mattia Colli Vignarelli (Università di Torino), per proseguire con un ulteriore capitolo dell’ormai lunga saga della crisi della rule of law in Polonia, approfondita da Silvia Giudici (Università di Torino) con riguardo alla sentenza sulla c.d. ‘legge bavaglio’. Con Gianpaolo M. Ruotolo (Università di Foggia) l’attenzione si sposta invece su un ambito oggetto di recenti sforzi regolatori quale quello dell’intelligenza artificiale e della responsabilità per la diffusione online di informazioni. Infine, Diletta Danieli (Università di Verona) e Giacomo Biagioni (Università di Cagliari) si concentrano sulla proposta della Commissione europea di un regolamento in materia di giurisdizione, legge applicabile ed efficacia delle decisioni straniere in materia di filiazione, elaborando, rispettivamente, un quadro d’insieme della suddetta proposta e un’analisi degli aspetti critici del parere motivato con cui il Senato italiano ha ritenuto la stessa proposta contraria al principio di sussidiarietà.

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Daniele Mandrioli

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